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I pigmenti della piuma

Nelle piume della stragrande maggioranza degli uccelli possiamo trovare, oltre alle melanine, anche i carotenoidi che vengono usati come pigmenti coloranti. I pappagalli (psittaciforme), e quindi anche i pyrrhura, fanno eccezione in quanto hanno un altro tipo di pigmento, chiamato psittacofulvina. Il processo di fissaggio dei colori sia delle psittacofulvine che dei carotenoidi è caratterizzato dallo sciogliersi in grassi che assorbiti dal sangue possono così trasferirsi nella struttura delle piume e penne. Il suo colore è dovuto a microscopici pigmenti naturali, che creano il colore chimicamente.  E' possibile incontrare psittacofulvine rosse, arancioni e gialle e le altre combinazioni di colore come il verde, che altro non sono che la combinazione tra melanine e lipocromi, e si ottengono per effetto della luce deviata (Effetto Tyndall). Recenti ricerche sui pappagalli condotte da K.J. McGraw hanno dimostrato che nel loro flusso sanguigno si trovano alcuni carotenoidi, che non vengono utilizzati come coloranti ma come bensì per altre funzioni corporee. Le psittacofulvine invece di passare dal sangue alle piume, sono sintetizzate nei melanociti presenti nelle piume stesse e trasmesse attraverso i follicoli.

I pigmenti della piuma

La melanina

Le cellule responsabili della produzione di eumelanina (melanina nera e marrone) e/o feomelanina (melanina rossa) risiedono nella pelle dei nostri uccelli e sono i melanociti o cellule pigmentali. In queste cellule, vengono generate le matrici dei granuli colorati (melanosomi). Queste matrici, incolori, sono composte da almeno 4 proteine differenti; quando sono complete, un enzima promuove una reazione chimica. Questo enzima si chiama tirosina (aminoacido ciclico) ed il processo di produzione della melanina si chiama melanogenesi (sintesi dei pigmenti). E bene ricordare che i pappagalli sono attualmente ritenuti incapaci di produrre feomelanina, anche se un’eventuale concentrazione di queste spiegherebbe le mutazioni Fallow. Questo è confutato dal professor Kevin J. McGraw (2006) che crede che tutto il piumaggio contenga almeno tracce di entrambi i tipi di melanina. Si spera che la ricerca futura possa determinare quanto sia vero.

Possiamo dividere le mutazioni dell'eumelanina in tre categorie principali: differenti forme di albinismo (riduzione qualitativa) come fallow e ino; diluizione dei pigmenti (riduzione quantitativa) come diluiti , e il leucismo come nei pezzati dominanti e recessivi. Parleremo di questo nel prossimo articolo.

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