La genetica è quella scienza che studia la trasmissibilità dei caratteri da una generazione all'altra di una determinata popolazione attraverso i geni, tende a spiegare, su basi sperimentali tutti i processi biologici che portano alla variabilità, fornendo gli elementi per comprendere la selezione naturale e quindi l'evoluzione.
Il padre e fondatore della genetica è ritenuto G. Mendel, anche se molti definiscono i suoi studi ed esperimenti solo come il punto di partenza, dell’attuale e moderna teoria ereditaria.
Il gene è l’unità fondamentale che in genetica corrisponde ad un segmento di DNA. Più geni contribuiscono alla determinazione di un carattere, o in altri casi un solo gene è in grado di determinare più caratteri ad esempio quest’ultimi posso essere colore delle
piume, la taglia, conformazione, o anche malformazioni o resistenze o meno ad alcune patologie.
I geni sono disposti nelle cellule in strutture organizzate dette cromosomi ed il posto che il gene occupa nel cromosoma, ben preciso e responsabile di un certo carattere, è chiamato locus. In ogni locus delle cellule della linea somatica sono posizionati due alleli, uno proveniente dalla madre ed uno proveniente dal padre.
Ereditarietà dei caratteri
Geni e caratteri
I geni, quindi, sono disposti nei cromosomi in posizioni ben precise, i quali, a loro volta, sono contenuti nelle cellule. L'insieme di tutte le informazioni genetiche contenute nella cellula costituisce quello che viene chiamato genoma.
Molto spesso un gene è capace di influenzare più di un carattere (Pleiotropia) o partecipare, in "società" con altri, alla formazione di un altro determinato carattere (Poligenia).
Ereditarietà dei caratteri
Omozigote e Eterozigote
Un individuo, "puro" per quel determinato carattere, viene definito omozigote (ad esempio un Turchese o un Verde). Se, di contro, nel patrimonio genetico esistono dei geni mutati che portano ad una differente manifestazione somatica rispetto al tipo base, allora l'individuo che la possiede viene definito eterozigote o portatore di n. caratteri o mutazioni e si indica per iscritto con il segno / seguito dalla/e mutazione/i. (ad esempio un Verde / Turchese).
Ereditarietà dei caratteri
Fenotipo e Genotipo
L'insieme dei caratteri che si manifestano in un soggetto come il colore delle penne, la struttura, il colore degli occhi ecc. viene definito fenotipo, mentre il genotipo rappresenta il corredo dei fattori ereditarie quindi l’insieme dei caratteri che viene ricevuto dai genitori. In parole semplici tutti quei caratteri che determinano l'aspetto esterno o meglio che appare, viene chiamato fenotipo, mentre l'insieme dei geni posseduti dai singoli soggetti, espressi o latenti, costituisce il genotipo.